Storia di un delitto annunciato ancora senza verità

Storia di un delitto annunciato di Alfredo Carlo Moro
Storia di un delitto annunciato di Alfredo Carlo Moro in versione cartacea

Storia di un delitto annunciato è un libro del tutto particolare. Nell’ambito della saggistica dedicata alla tragica vicenda che ha coinvolto l’insigne statista Aldo Moro, si colloca su di un piano superiore. Tale è in virtù della qualità dei contenuti e per la chiarezza, lucidità e logicità espositiva adottata dall’autore. E, non per ultimo, la circostanza che sia stato scritto dal fratello, Alfredo Carlo Moro, che ha pubblicato il libro in occasione del ventennale dalla tragica esperienza.

L’autore è stato magistrato, anche nell’alta carica di presidente di sezione presso la Corte di cassazione. Una esperienza che coinvolge il metodo di trattazione adottato. Dimostra, lungo l’intera analisi condotta nel libro, la prudenza, l’avvedutezza e profondità di analisi fatta propria nel corso della vita professionale. Non trovano spazio ipotesi avventate, affermazioni apodittiche o prive di logica alcuna.

È una lettura che deve affiancarsi ad altre di eguale qualità: come La tela del ragno di Sergio Flamigni. L’autore, parlamentare e membro di diverse Commissioni d’inchiesta, ricostruisce il delitto e la sua preparazione; non solo, vaglia la realtà in cui si mossero le Brigate rosse e valuta il comportamento di chi condusse indagini e trattative per la liberazione di Aldo Moro. Sicuramente da leggere è poi Il golpe di Via Fani di Giuseppe De Lutiis. Il libro è di grande valore nello studiare, con più ampio respiro, protezioni e connivenze internazionali di cui fruirono i terroristi.

Le domande che il libro pone

Storia di un delitto annunciato propone di analizzare l’intera vicenda del delitto contro dell’onorevole Aldo Moro. Lo fa con compostezza e analiticamente, dividendo il libro in due parti. La prima, più propriamente riguardante il sequestro e la tragica conclusione; la seconda, riguardante gli scritti resi pubblici o successivamente in tempi successivi. Il riferimento corre, pare ovvio, al duplice rinvenimento del carteggio di Aldo Moro in via Monte Nevoso a Milano.

È presa in considerazione la verità menzognera rivelata dalle Brigate rosse e ricevuta nelle diverse sentenze. Vengono analizzate tutte le incongruità, illogicità e oscurità che non possono dire soddisfatta non solo l’esigenza di giustizia, anche di verità su quei tragici eventi. L’autore analizza quindi plurimi aspetti. Ogni passo, dall’inizio alla fine, di quegli eventi, viene sottoposto a ricognizione con lucidità, pacatezza e precisione impeccabili.

Si pone anche un’ulteriore domanda: si è fatto tutto il possibile per salvare la vita di Aldo Moro? Nonostante la linea ufficiale della fermezza, siamo a conoscenza di diverse trattative. Una disamina dei diversi canali di negoziazione ci viene proposta da Alessandro Forlani, nel suo libro Testimoni inconsapevoli, che sicuramente merita di essere letto. Di più, forse la prigione di Aldo Moro era stata individuata. Incaricato di procedere è il Comando raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei”, con tanto di esercitazione per l’esfiltrazione dell’ostaggio. Lo ha rivelato l’allora ministro dell’Interno, Francesco Cossiga. Non aggiungendo altro, sul perché l’ordine di irruzione non fu dato.

Storia di un delitto annunciato: gli scritti di Aldo Moro

Ancor di più, deve riconoscersi tale lucidità di giudizio allorquando si appresta nell’analisi di quanto scritto da Aldo Moro nel corso del sequestro. Ciò vale sia per lettere rese pubbliche durante il sequestro, così come per gli altri scritti rinvenuti in anni successivi in due diverse occasioni. Questo allo scopo di tracciare lo stato in cui versava Aldo Moro durante il sequestro. Provare a capire come lo statista lo abbia affrontato, anche dal momento in cui capì quale sarebbe stata la sentenza a lui destinata, è molto importante.

L’autore propone, pertanto, una propria analisi delle lettere e in generale degli scritti di Aldo Moro. L’attenta e accurata valutazione del materiale cartaceo trova trattazione nel libro, con la notazione che l’autore l’ha consegnata anche alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage di via Fani, sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia. Alfredo Carlo Moro risulta tra i primi ad aver proposto una simile prospettiva di ricerca; e la stessa Commissione parlamentare ha sottolineato l’utilità del contributo ai fini di una comprensione sulle condizioni dell’onorevole Moro nel corso del sequestro.

Diversamente, in molte altre sedi, si è assistito ad analisi del tutto deplorevoli. Sulla base di letture approssimative, a partire dagli scritti dello statista si è assistito all’ignobile denigrazione della persona dell’onorevole Aldo Moro. Ciò è sicuramente dovuta ad una mancanza di attenta valutazione. È altrettanto evidente che altri si siano serviti di una tale modalità di lettura per altri scopi; non ultimo, il fine di una rapida archiviazione dalla memoria collettiva dei tragici eventi.

Un libro necessario

Si potrebbe, semplicemente, pensare che si tratti di un atto di difesa, dovuto all’essere il fratello di Aldo Moro. Tuttavia, è sufficiente leggere il libro per capire. L’autore riesce a spiegare e dimostrare l’infondatezza di quanto i denigratori di Aldo Moro abbiano avuto il coraggio di affermare. L’argomentazione è sempre pacata e confortata dal vaglio della logica.

Storia di un delitto annunciato è un libro da leggere. Alfredo Carlo Moro ripercorre quegli eventi e esplica le ragioni per cui Aldo Moro avrebbe necessitato – già da prima – di maggiore protezione. Perché è certo che non sono mancati segnali che qualcosa sarebbe successo. C’era chi sapeva e chi ne parlava nell’imminenza del delitto – basti pensare all’anticipazione data su Radio città futura o la conversazione, ascoltata da un professore dell’università di Roma, tra due studenti in cui si parlava del rapimento di Aldo Moro.

Sappiamo anche che le Brigate rosse effettuarono molteplici appostamenti, per studiare le abitudini di Aldo Moro in preparazione al sequestro. Diverse persone si avvidero di ciò. Lo possiamo leggere nel libro di Romano Bianco e Manlio Castronuovo, Via Fani ore 9.02, propriamente dedicato ai testimoni del delitto Moro. Nonostante questo, nessuna misura rilevante di sicurezza venne approntata.

Gli interrogativi che pone e la chiarezza espositiva ne fanno un libro di pregio. È sempre di attualità la necessità che si arrivi ad una completa verità sul delitto commesso contro Aldo Moro.

È possibile acquistare il libro sia in versione cartacea che in versione eBook.

Pubblicato da Gianluca

Sono Gianluca, autore di Il viaggio è nei libri, il blog semplice e intuitivo su ciò che sfoglio e pronto ad ispirarvi nelle prossime letture!